Bioscienze e Territorio

museo dell'erbario

Il Museo Erbario del Molise (MEM) nasce nel 2000 grazie al lavoro e agli apporti dei docenti e degli studenti ed è diventato negli anni il centro per lo studio e conservazione del patrimonio floristico della regione Molise. Vi si conservano collezioni di piante essiccate provenienti prevalentemente dal territorio molisano, dall’Appennino centrale e meridionale e dall’Europa orientale, ma con interessanti acquisizioni anche da altre aree d’Italia o del mondo (ad esempio Sudafrica). L’Erbario è citato nell’Index Herbariorum, la rete mondiale degli erbari gestita dall’Orto Botanico di New York e l’acronimo assegnato è IS…

Museo e collezione didattica di Zoologia

La Collezione Didattica di Zoologia è stata allestita come supporto alle attività didattiche dei corsi di Zoologia e Anatomia Comparata. Contiene diversi reperti rinvenuti nel corso di escursioni e ricerche, per lo più crani della fauna molisana di Vertebrati, e alcuni reperti provenienti dal materiale confiscato dal Corpo Forestale dello Stato in ottemperanza agli obblighi della convenzione CITES sul commercio di specie, offerto in uso temporaneo all’Università del Molise a fini didattici.


La collezione didattica ospita temporaneamente anche un’importante collezione di Lepidotteri Ropalocerii italiani donata da Pietro Provera a Anna Loy, rappresentata da circa 20.000 esemplari della fauna italiana, e da circa 2000 esemplari di specie tropicali.


Nei locali della collezione è anche ospitata una piccola esposizione dedicata ai rapaci notturni, nella quale vengono illustrate le specie di rapaci presenti nel territorio molisano, le loro prede preferenziali, e le chiavi per identificare i resti delle prede che si rinvengono nelle borre (resti indigeriti).

La collezione didattica di Zoologia può essere visitata su appuntamento inviando una mail al responsabile la Prof.ssa Anna Loy: a.loy@unimol.it

Banca del germoplasma

Le attività della Banca del Germoplasma istituita presso il Dipartimento di Bioscienze e Territorio sono rivolte alla caratterizzazione e conservazione in situ e ex situ di: specie rare per gli ambienti altomontani, specie dunali di rilevante significato biogeografico-ecologico, ecotipi di specie arboree e arbustive di interesse forestale, varietà autoctone di interesse agro-alimentare.

I semi, raccolti secondo il protocollo utilizzato dai Kew Gardens per l’allestimento della Millenium Seed Bank (http://rbgkew.org.uk/conservation/index.html), vengono disidratati a temperatura e umidità costanti e conservati a –20°C.


La Banca del Germoplasma oltre a provvedere ad una capillare attività di raccolta di semi sul territorio Molisano e alla loro conservazione, svolge anche attività di ricerca finalizzate all’individuazione delle condizioni di germinazione e propagazione delle specie a rischio e alla caratterizzazione degli ecotipi autoctoni.

La Banca del Germoplasma collabora con il Laboratorio di Biologia Vegetale, il Giardino della Flora Appeninica di Capracotta (IS), il Museo dell’erbario dell’Università del Molise, i vivai forestali regionali ed è inserita nella Rete di Italiana di Banche del Germoplasma (RiBES).

Giardino della flora appenninica

Nel Giardino sono conservate e propagate una considerevole varietà di piante: officinali, rupicole, glareicole, palustri, nemorali e prative. Molte di queste sono rare e a rischio di estinzione. Grazie al suo pregiato patrimonio floristico conservato negli habitat naturali e nelle aiuole tematiche, il Giardino emerge come uno dei centri più importanti della biodiversità per la regione Molise. Ad oggi sono state censite 513 specie di piante vascolari appartenenti a 263 generi di 72 differenti famiglie.

Tra le specie meritevoli di tutela, il Giardino annovera Adonis distorta Ten., Leontopodium nivale (Ten.) É. Huet ex Hand.-Mazz., Goniolimon italicum Tammaro, Frizzi & Pignatti, e tante altre che compongono l’8,3% della flora ad areale endemico.

Ogni pianta è corredata da un cartellino che la cataloga scientificamente e, allo stesso tempo, consente ai meno esperti di conoscerla e classificarla nel mondo vegetale.

La mappa interattiva rappresenta il “cuore” del Giardino, ove sono concentrate le aree espositive. Il sentiero Valerio Giacomini, vi condurrà nell’area lasciata ad evoluzione naturale e alle isole di senescenza.